Abusivismo edilizio in Italia: statistiche

L’edilizia continua a fare i conti con il fenomeno dell’abusivismo. Secondo quanto emerso dai dati relativi all’indice di abusivismo edilizio contenuti nell’allegato “Indicatori di benessere equo e sostenibile” al Documento di economia e finanza 2018 approvato lo scorso 26 aprile dal Consiglio dei ministri, dal 2005 al 2015 l’indice è aumentato passando da 11,9 a 19,9 abitazioni abusive per ogni 100 abitazioni legali costruite annualmente. Nel triennio 2015-2017 si è ridotto da 19,9 a 19,4.

I dati hanno evidenziato una notevole variabilità tra le diverse ripartizioni geografiche. L’indice di abusivismo edilizio registrato al Sud e nelle Isole si mantiene su livelli sempre notevolmente più elevati rispetto a quello registrato nelle altre ripartizioni territoriali.

Nel 2005, ad esempio, l’indice è risultato pari a 4,3 e 33,2 rispettivamente nella ripartizione Nord-Est e Sud, nel 2010 i valori nelle due ripartizioni sono stati pari rispettivamente a 3,9 e 31,1 e, infine, nel 2017 nella ripartizione Nord-Est l’indicatore è risultato pari a 5,5 e nel Sud ha raggiunto il 49,9.

Anche in termini di variazioni nell’ultimo triennio sono state registrate tendenze divergenti fra le diverse ripartizioni: tra il 2015 e il 2017 a fronte di riduzioni nelle ripartizioni Nord-Ovest (da 7,2 a 5,9) e Nord-Est (da 6,3 a 5,5) sono stati osservati aumenti dell’indice di abusivismo al Centro (da 19,0 a 20,7), al Sud (da 40,0 a 49,9) e nelle Isole (da 45,3 a 47,1).

L’indice di abusivismo edilizio monitora il dominio “paesaggio e patrimonio culturale” del benessere.

(Articolo di Idealista news)

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