Il Cohousing sbarca in Italia

Le metrature medie degli appartamenti si riducono di anno in anno, mentre le esigenze di spazi delle famiglie moderne sono bene o male sempre le stesse. Ad esempio trovare un’immobile con due camere da letto spesso significa rinunciare ad uno studio.

Una soluzione valida al problema spazio, è il cohousing: condomini strutturati per garantire agli inquilini diverse aree comuni  impossibili da realizzare in un appartamento classico. Si va dall’area giochi per i bambini alla biblioteca o addirittura alla palestra con piscina. In questo modo ogni abitante del palazzo può usufruire di spazi extra senza sborsare una fortuna.

I progetti di cohousing sono soliti nascere tra persone che già si conoscono bene, le cui idee vengono messe in sinergia da un architetto che cerca di accontentare tutti i cohouser.

In Italia al momento ci sono circa 40 condomini di cohousing, di cui 30 già perfettamente funzionanti e altri 10 ancora da realizzare. Tutte le unità di nuova costruzione saranno in classe energetica A.

Uno degli esempi meglio riusciti è il condominio di Milano COventidue, ristrutturato seguendo i canoni del cohousing e mettendo al primo posto il risparmio energetico, con uno stile di achitettura Liberty dei primi del ‘900.

COventidue è stato progettato insieme ad i suoi 57 condomini e può vantare circa 180 metri di spazi comuni al coperto, oltre ai cortili esterni. All’interno del palazzo si trovano aree di coworking; una sala polifunzionale; una lavanderia; una foresteria; area comune per bambini; un’altra per gli animali ed un posteggio per le biciclette.

Ovviamente regola d’oro per la pacifica convivenza è il rispetto degli spazi e degli elettrodomestici, da utilizzare almeno con la stessa attenzione dei propri.

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