Prezzi immobili: Italia e media europea a confronto

 

Dall’inizio della crisi del biennio 2008-2009 fino ad oggi, il mercato immobiliare è passato per una serie di cicli immobiliari ben riassunti dall’andamento dei prezzi nominali delle abitazioni. Il grafico mette in evidenza le diverse dinamiche dei valori delle abitazioni tra l’Italia e la media dei Paesi Ue.

Nel 2011, due anni dopo la crisi del 2008-2009, il livello dell’indice dei prezzi è di gran lunga superiore in Italia rispetto alla media europea. Ciò segnala un incremento dei prezzi nei periodi passati (ovvero nella prima metà degli anni 2000) davvero importante in Italia rispetto alla media europea.

A fronte dello shock causato dal biennio di crisi la reazione dei mercati residenziali in Italia rispetto alla media europea è profondamente diversa. Mentre alla fine dei due anni, la media dei prezzi nella Ue è scesa del 5,2%, in Italia è aumentata del 3,8%. Se per la media dei Paesi europei l’aggiustamento alla crisi avviene sul lato dei prezzi e della quantità, in Italia i valori continuano ad aumentare e crollano le compravendite. L’aggiustamento avviene quindi sul lato delle quantità e non dei prezzi.

I trim 2010-I trim 2012

Si tratta di una situazione relativamente simile in Italia e in Europa, sul fronte della variazione dei prezzi. In Italia la variazione nel periodo considerato segna un valore positivo, ma assai basso (+0,4%), mentre la media Ue segna ancora, nel medesimo periodo, una lieve variazione negativa (-0,3%).

Biennio 2012-2103

Sono gli anni della svolta. In questi anni cade ulteriormente il Pil nominale in Italia, mentre si assiste a una crescita dello spread e del debito, e iniziano a manifestarsi i primi segnali della crisi bancaria. Aumentano anche le imposte sul patrimonio immobiliare. Oltre alla caduta delle compravendite, si assiste nel nostro Paese, anche a una caduta dei prezzi delle case. Se la media Ue segna un -1,2% in Italia si registra un ben superiore -10,7%.

2014-2017

Si assiste alla ripresa dei prezzi in tutta l’Unione, mentre la discesa in Italia comincia ad attenuarsi. Tra il I trimestre del 2014 e il III trimestre del 2017 in numero indice della media Ue sale del 14,8%, mentre in Italia si riduce del -5,1%. Anche grazie a questa discesa dei valori, si assiste in Italia a una ripresa delle compravendite: tra il 2014 e il 2016 il numero delle case compravendute è salito del 27% circa, e continua anche nei trimestrei del 2017 rispetto a quelli corrispondenti del 2016.

Secondo l’analisi delle Agenzie delle Entrate, la crisi in Italia ha fatto sentire i suoi effetti sui prezzi nominali con un certo lag temporale, che si trascina a causa della seconda crisi del 2012, che è stata molto più acuta rispetto al resto d’Europa, segnata da una più accentuata caduta del Pil rispetto ad altri Paesi e da una più lenta ripresa economica.

(fonte:idealista news)

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