Il valore di un immobile dopo la ristrutturazione

Non solo la comodità di vivere in un ambiente rinnovato e il vantaggio delle detrazioni fiscali, ma anche la possibilità di contare su un immobile che vede accrescere il proprio valore. Secondo il “Secondo rapporto sul recupero edilizio in Italia e nuovi format digitali”, presentato a Milano da Scenari Immobiliari e realizzato in collaborazione con Paspartu,  la ristrutturazione crea un plusvalore del 3,6% medio, calcolato considerando la fascia semicentrale di 104 capoluoghi di provincia.

Differenze territoriali

Detto della media, vi sono profonde differenze tra le varie città. Roma è il centro che registra il maggiore incremento di valore post-ristrutturazione, vale a dire ben il 10,4% in più. Seguono Napoli (+9,8%) e Firenze (+9,4%). Ai piedi del podio, ma su valori di gran lunga superiori alla media, Milano (+9% netto) e Bologna (+8,1%). Dunque sono soprattutto le grandi e medio-grandi città quelle che beneficiano del maggiore incremento di valore, considerato che a seguire in graduatoria ci sono Venezia, Bergamo, Brescia e Torino (quest’ultima con un +5,7%).

Il guadagno medio in euro a Roma si attesta a 39.500 euro, per decrescere a 18mila euro a Napoli e salire a 33mila euro a Firenze e a 25.500 euro nella piazza di Milano.

Scenari Immobiliari
Scenari Immobiliari

Capitali a confronto

Lo studio effettua anche una comparazione tra la capitale politica e quella economica del Paese. A Milano i quartieri dove le ristrutturazioni assumono un maggiore plusvalore sono Baldinucci (+14,7%), Triboniano, Baveno, Montevelino e Bovisa. A Roma primeggia Giulio Agricola (+15,9%), davanti a Colli Albani, Baldo Degli Ubaldi, Trionfale e Magliana.

Il ruolo della tecnologia

Tornando all’analisi a livello nazionale, lo studio segnala che il plusvalore potrà crescere ulteriormente negli anni a venire grazie alle nuove tecnologie digitali, che consentiranno di migliorare procedure, canali di vendita, distribuzione e in generale la catena immobiliare.  “Mezzi e prodotti  sono inefficienti”, ha sottolineato l’ad di Paspartu, Gaetano Coraggio, “Anche nelle ristrutturazioni, quindi nella rigenerazione e nella riqualificazione bisogna proporre contenuti e servizi nuovi, aggiornati, che possono venire solo con l’ausilio delle tecnologie che oggi sono assolutamente disponibili sul mercato”.

Nell’occasione è stato presentato uno studio di Tarkett, dal quale emerge che il mercato dello Smart Home nel 2017 ha sviluppato in Italia un giro d’affari intorno ai 250 milioni di euro, con una crescita stimata fino al 2021 del 31%, fino a raggiungere il 35% del mercato. Dunque la tecnologia in casa non sarà più un privilegio per pochi, ma ampiamente diffusa. Con le principali aree di applicazione individuate negli ambiti sicurezza, riscaldamento e gestione degli  elettrodomestici.

I numeri del  mercato

“Il recupero edilizio è il settore più importante oggi dell’attività di costruzioni e ristrutturazioni in Italia. Abbiamo un fatturato che è stato di 46,5 miliardi lo scorso anno (l 38% degli investimenti totali in costruzioni, e una cifra doppia rispetto a dieci anni fa, con 700mila case ristrutturate, ndre), quest’anno si avvicinerà ai 50 miliardi di euro”, ha spiegato il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia. Parliamo di 700mila abitazioni ristrutturate nel 2017, probabilmente saranno un po’ di più quest’anno. E’ un settore in grande spolvero anche grazie ai benefici fiscali”.

Del tema ha parlato anche Vincenzo Albanese, ceo di Sigest, sottolineando come cambiano i bisogni dei cittadini e quali risposte sono chiamati a fornire i player del settore. “In molti casi non basta efficientare l’appartamento, occorre intervenire sull’intero edificio. L’ecobonus per i condomìni resta invariato fino al 2021”, ha ricordato, “mentre si potrà optare per la cessione del credito non solo per gli interventi sulle parti comuni dei condomìni, ma anche per quelli sulle singole unità immobiliari”.

(fonte: idealista news)

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