Il mercato immobiliare oggi

“Il mercato è sicuramente in un periodo migliore rispetto al passato e credo che il trend continuerà per almeno un decennio. Ma ritengo che i prezzi rimarranno ormai stabili”. Queste parole sono del presidente interprovinciale Fiaip di Reggio Calabria e Vibo Valentia, Pasquale Gangemi, che a idealista news ha illustrato la situazione del mercato immobiliare a livello nazionale e provinciale.

Ad oggi qual è la situazione del mercato a livello nazionale e provinciale?

“Il mercato è sicuramente in un periodo migliore rispetto al passato. Negli ultimi anni la ripresa sembra essere abbastanza netta. A favorirla, ovviamente, l’apporto delle banche, che concedono più mutui. Di conseguenza, la fiducia da parte dell’utente finale, che poi è l’acquirente, è maggiore.

Pertanto, con il ribasso dei prezzi, il calo dei tassi e la concessione di mutui che tende a salire, le vendite sono maggiori rispetto agli anni in cui l’accesso al credito era molto difficile. Questo in tutta Italia.

A livello provinciale, tale andamento si riflette soprattutto nelle zone più centrali, di meno nelle zone periferiche. Questo perché l’utente tende a comprare l’immobile a un prezzo sempre più basso rispetto agli anni passati cercando di accentrarsi rispetto alla città e non di decentrarsi come accadeva un tempo per potersi garantire un prezzo inferiore. Oggi, avendo prezzi contenuti, comprare una casa in centro è sicuramente un investimento migliore che comprarla fuori dal centro città”.

Cosa accadrà nel prossimo futuro? Questo trend proseguirà?

“Credo che il trend continuerà, probabilmente per almeno un decennio, un periodo pari alla flessione. Sono 10 anni che questa crisi ha portato a un ribasso dei prezzi e a una richiesta sempre minore di accesso al credito, anche perché la concessione era sempre più limitata. Serve, dunque, un periodo della stessa durata per far fronte a questa crisi e per garantire una ripresa sia dei prezzi che della fiducia.

Chiaramente questo trend positivo sarà graduale: risulterà maggiore nelle grandi città, come già sta avvenendo, e piano piano interesserà anche le piccole città, che cercheranno di adeguarsi a quello che è il nuovo mercato. Ma ritengo che i prezzi rimarranno ormai stabili”.

Proseguirà quindi la discrepanza tra andamento delle compravendite e dei prezzi?

“Credo che l’utilità sia solamente di chi compra, mentre chi vende probabilmente dovrà continuare a scendere a un compromesso per potersi mantenere in linea con quella che è la concorrenza. Sicuramente dovrà mediare e tendere a mantenere i prezzi bassi. Di contro un investitore o un acquirente andrà a comprare a un valore che io ritengo di mercato, perché probabilmente il prezzo era esagerato prima e non oggi che è troppo basso”.

Le nuove tecnologie quanto influenzano l’attività quotidiana di chi opera nel settore?

“Penso che la tecnologia sia determinante. Ormai da molti anni siamo di fronte a una rivoluzione tecnologica che da un lato ci ha portato ad avere un rapporto più indiretto con il cliente, ma che dall’altro ci porta a dare un’informazione più diretta e vicina alla realtà. Questo determina un rapporto più concreto tra mediatore e cliente e sicuramente agevola entrambi, riducendo i tempi di vendita e di ricerca dell’immobile stesso.

Credo comunque che il mediatore non possa essere sostituito da una macchina, ma possa solo essere coadiuvato e agevolato nel suo lavoro. Il mediatore chiaramente rimarrà un elemento fondamentale per arrivare alla conclusione di un affare”.

Articolo di Stefania Giudice
fonte: idealista news

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